Social media, 6 cose che un imprenditore non dovrebbe mai postare

I social media sono il più potente strumento di comunicazione nelle mani di imprese e professionisti per promuovere le proprie attività. Attenzione, però: maneggiare con cura! Sulle piattaforme social, infatti, puoi aumentare il coinvolgimento e la popolarità del marchio, incrementare le vendite dei tuoi prodotti, consolidare la reputazione ma anche rovinare tutto con un solo post sbagliato!

Ecco, quindi, per evitare disastri e tweetstorm, 6 argomenti sui quali gli imprenditori non dovrebbero mai postare sui social media.

 

  1. Politica e religione

Se stai cercando il modo più rapido per alienarti le simpatie di una parte – magari maggioritaria – del tuo pubblico, un bel post pieno di allusioni politiche è la strada giusta. Scherzi a parte, postare con leggerezza una dichiarazione politicamente scorretta, o una posizione potenzialmente in grado di suscitare polemiche e critiche, è qualcosa che un imprenditore sui social media non dovrebbe fare. Piuttosto concentrati sulle preoccupazioni dei clienti, in modo da renderli felici e fidelizzati. Cosa sognano? Di cosa hanno paura? Concentrando i contenuti dei social media sull’utenza e non sulle tue convinzioni personali, la tua impresa continuerà a muoversi nella giusta direzione: più profitti e zero drammi!

 

  1. Post monotematici

Così come ci annoia mortalmente incappare in album monstre dell’ultima vacanza fatta da un collega o di guardare le foto dei piatti preparati dalla zia, allo stesso modo nessuno vuol sentir parlare tutto il tempo della tua azienda. Quando hai a che fare con i social media, devi pensare non più solo come un’azienda, ma come se fossi una spalla, un partner, che lavora costantemente per migliorare la vita dei tuoi clienti. Parla di altri trendsetter nel tuo settore. Mostra alle persone che non vivi in una realtà autoreferenziale, ma che esistono altre cose interessanti accanto alla tua azienda. Posta informazioni utili e divertenti per i tuoi clienti.

 

3. Commenti negativi

I follower non seguono la tua pagina perché tu debba ricordare loro quante cose orribili succedono ogni giorno nel mondo. Piuttosto, sono alla ricerca di qualcosa di utile, stimolante, che li aiuti a dimenticare notizie e angosce quotidiane. Appena inizi a parlare di fatti e avvenimenti negativi, il tuo brand viene immediatamente associato a questo tipo di sentimento e di conseguenza gli utenti preferiranno disertare. Non far dimenticare i tuoi prodotti e servizi ai follower, attraverso questa associazione diretta a elementi negativi. Battutacce e doppi sensi, inoltre, sono da includere in questa categoria. Cerca di tenere tutti questi elementi sempre lontani dai contenuti social.

 

4. Eccesso di aggiornamenti

Niente spam qui, grazie! Ricorda che ogni social media ha una sua frequenza di pubblicazione e non è necessario – anzi può risultare dannoso – fare spam di contenuti in continuazione. Non è questo il modo in cui i tuoi follower si ricorderanno dei tuoi prodotti. Prima di pianificare la strategia social, quindi, focalizzati sui momenti migliori per pubblicare, anche dando un’occhiata ai numeri dei tuoi profili. Non ha importanza quanto sia bello il contenuto che stai per pubblicare: se è da ore che intasi i feed dei tuoi utenti, otterrai solo fastidio e non certo il coinvolgimento che ti serve. Diluisci il flusso creativo, definendo una frequenza di pubblicazione non invasiva ma che possa invece invogliare.

 

  1. Contenuti non adatti ai social

I social media sono stati creati per veicolare contenuti ben definiti, non sono piattaforme pubblicitarie vere e proprie. Non utilizzare i tuoi canali per pubblicare comunicati stampa, resoconti di noiose conferenze, video troppo lunghi o documenti tecnici. Non è il posto adatto. Per i comunicati affidato a un bravo ufficio stampa, mentre per i contenuti tecnici c’è il sito web aziendale.

 

  1. Fake news

Bisogna ammetterlo, siamo letteralmente circondati da notizie false e non per tutti può essere semplice distinguere tra “bufale” e notizie verificate. Tuttavia, bisogna tenere la guardia molto alta, soprattutto quando si gestiscono canali di comunicazione pervasivi come i social media. Non pubblicare e non condividere mai contenuti che provengono da fonti dubbie e che non sono verificate. Fai riferimento solo a testate e portali credibili.  Sai che esiste un decalogo per dire basta alle bufale? Lo ha promosso il MIUR per migliorare e rendere più positiva e consapevole l’esperienza in rete dei più giovani.

 

Tempo di lettura: 4 minuti

Author: Redazione

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