Scopri le tendenze social per il 2020

Il 2020 si avvicina a grandi passi! Questo significa che è il momento di fare un bilancio della propria presenza digitale e, soprattutto, di tracciare un nuovo percorso verso il futuro. Per realizzare questo obiettivo, Talkwalker ha “disegnato” lo scenario social dei prossimi 12 mesi, insieme con Hubspot, definendo tutte le tendenze da conoscere per non farsi trovare impreparato e affrontare al meglio le sfide della comunicazione, in un contesto in continua evoluzione. L’analisi è contenuta all’interno di un e-book gratuito, tutto da scaricare e da leggere. Vediamo insieme i tre elementi che ci hanno maggiormente colpito per la definizione di una strategia social vincente nel 2020. 

1. Inarrestabile TikTok

Cinquecento milioni di utenti attivi al mese registrati nel giugno 2018, a oggi diventati ben 750 milioni. Numeri importanti che, in questa stagione, fanno di TikTok una sorta di “nuovo Instagram”, per la capacità di imporsi rapidamente nelle preferenze degli utenti. Questo vuol dire che, per i responsabili delle strategie di marketing, sta diventando praticamente impossibile ignorare il successo di TikTok. A gennaio 2019, secondo i dati diffusi da Talkwalker, sono finiti in rete 1,6 milioni di menzioni dell’app TikTok, con una crescita del 62,5%, fino a raggiungere 2,6 milioni di menzioni a giugno. Una tendenza quindi in fase di crescita esplosiva che dimostra come si stia consolidando sui social l’ascesa di community più piccole, improntate a un coinvolgimento più reale sebbene meno clamoroso nei numeri. Dal punto di vista del marketing, TikTok rimane ancora tutto da scoprire perché la possibilità di pubblicità a pagamento è stata introdotta solo a partire da gennaio 2019, facendo comunque registrare un buon successo. Intanto sbarcano sul social i grandi nomi, come Pepsi e Nike, impegnati nella veicolazione di contenuti ad hoc in collaborazione con influencer e celebrities. 

 

2. Basta fake news!

Oggi la questione di come i marchi utilizzano i nostri dati acquisiti attraverso le reti sociali è una delle più scottanti e dibattute, a livello globale. Il grado di consapevolezza degli utenti su questo tema è cresciuto esponenzialmente, soprattutto a seguito di clamorose violazioni della legge, e la preoccupazione continua a essere elevata. A questo tema, già di per sé molto delicato, si accompagna il dibattito sulla diffusione in rete di notizie palesemente false, spacciate per verosimili. Le ormai famigerate “fake news”. Privacy dei dati e disinformazione hanno, negli ultimi anni, contribuito a incrinare la fiducia degli utenti nei social media. Il 2020 sarà l’anno nel quale la risposta a questa sfida insidiosa si farà più decisa. Gli utenti esprimono in maniera sempre più chiara la richiesta di maggiore trasparenza e regolamentazione. Per i social marketer la sfida è quella di affrontare a viso aperto i pericoli relativi a privacy e fake news, facendo in modo che i brand non finiscano associati a vicende pericolose, che contribuiscono a un crollo nella fiducia degli utenti. Secondo Katie Delahaye Paine, CEO, Paine Publishing, LLC, “i marketer dovranno avvalersi di analytics avanzate e di IA per analizzare i volumi di dati prodotti dai loro sforzi, in modo da determinare la maniera migliore per raggiungere i consumatori di cui hanno bisogno”.

 

3. Detox digitale? Sì, grazie!

Finalmente nel 2020 avremo una maggiore consapevolezza del fatto che, troppo tempo passato a scorrere lo smartphone sui nostri social preferiti, può incidere sulla salute mentale e nuocere al benessere individuale. Sempre più campagne, perciò, nei prossimi dodici mesi, punteranno su contenuti in grado di invogliare gli utenti a “rifuggire” momentaneamente dalla connessione h24. “Il Digital Detox – spiega Tiankai Feng, Global Voice of Consumer Analytics, adidas AG –  deriva da un luogo di sovraccarico di informazioni: i consumatori sono stanchi dell’immensa quantità di contenuti diversificati a cui sono sottoposti sui social media. I consumatori si meritano una pausa. La responsabilità di rendere utile il tempo dei consumatori online ricade sui brand”.

 

Tempo di lettura: 5 minuti

Author: Redazione

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