LinkedIn ha giocato un ruolo chiave durante la pandemia, supportando gli utenti nel collegamento diretto alle opportunità professionali nelle fasi di ripartenza post Covid-19. Per questo motivo, la piattaforma del business e dei professionisti sta puntando allo sviluppo di un nuovo strumento: un hub di riferimento per il mercato freelance che consentirà alle aziende di trovare, connettersi e pagare i liberi professionisti attraverso il social media, in maniera diretta e senza altri passaggi.
A darne notizia è il sito web The Information. Il team di LinkedIn è quindi attualmente focalizzato sullo sviluppo di un nuovo servizio chiamato Marketplaces per consentire ai suoi 740 milioni di utenti di trovare e prenotare freelance. Un nuovo strumento professionale, in grado di fare concorrenza a società quotate in borsa come Upwork e Fiverr, nate con caratteristiche simili.
Il processo di lancio di Marketplaces includerebbe anche lo sviluppo di un portafoglio digitale, che faciliterebbe i pagamenti sulla piattaforma. Un aspetto che potrebbe anche svolgere un ruolo di ulteriore ampliamento di LinkedIn, utile a incentivare i creatori di contenuti a continuare a pubblicare sulla piattaforma.
Il nuovo servizio pensato per i freelancer punta ad ingrandire in maniera significativa il raggio di azione di LinkedIn, rendendolo sempre di più una piattaforma essenziale per le operazioni in ambito risorse umane.
Questo non è il primo tentativo di LinkedIn di fornire strumenti di connessione per i lavoratori freelance: esiste già, infatti, un tool di connessione dei professionisti che lavorano come freelance. Si chiama ProFinder e consente a chiunque di cercare freelance pertinenti per argomento e connettersi con loro per progetti.
Marketplaces, il nuovo progetto in fase di sviluppo, però, punta a realizzare un ulteriore passo avanti, facilitando effettivamente la connessione e le offerte sulla piattaforma, anche in considerazione delle nuove modalità di lavoro imposte dalla pandemia.
A causa dell’emergenza Covid-19, infatti, le aziende possono impiegare persone da qualsiasi luogo, senza più il limite della sede di lavoro. E se la geografia non è più una discriminante, si aprono nuovi scenari nei quali è possibile scegliere talenti e creativi in ambiti molto più ampi.
Gli utenti di LinkedIn sono centinaia di milioni e utilizzano soprattutto la app: se la piattaforma professionale riuscirà a fornire opzioni di connessione tra chi cerca e chi offre in maniera più diretta ed efficace, la scommessa potrebbe risultare vinta. In questo modo, oltre a fornire un servizio ad alto valore aggiunto, LinkedIn si assicurerebbe anche un incremento del coinvolgimento e delle attività, con l’opportunità di ampliare le opzioni a pagamento e le offerte pubblicitarie. Per esempio, offrire ai liberi professionisti strumenti specifici a pagamento per promuovere i propri servizi tra gli utenti della piattaforma.
Nel 2019, inoltre, LinkedIn ha lanciato la valutazione delle abilità professionali degli utenti: si tratta di un’ulteriore funzione in grado di arricchire un eventuale mercato dei freelancer e mettere LinkedIn in una posizione diversa da piattaforme che già offrono questo servizio, grazie a strumenti di monitoraggio della qualità dei professionisti più trasparenti e rigorosi.
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