Facebook update: meno contenuti politici nei feed

Meno aggressività, un ambiente più sereno e all’insegna della condivisione e un’enfasi minore sulla politica e i contenuti divisivi

Facebook ha recentemente annunciato in una nota ufficiale un nuovo esperimento: i post politici saranno de-enfatizzati e verrà limitata la quantità di contenuti su temi legati alla politica che le persone vedranno nei loro feed di notizie. Un nuovo corso che punta ad avere un impatto positivo avviando un coinvolgimento più ampio, sia all’interno che all’esterno della piattaforma stessa ma soprattutto con meno divisioni e polemiche.

Facebook punta ad ampliare alcuni dei suoi attuali test sui feed di notizie che mettono meno enfasi su determinati segnali di coinvolgimento, come la probabilità che un utente condivida o commenti un post. Sarà invece posta maggiore enfasi su altri tipi di feedback, come le risposte ai sondaggi. 

Già a inizio anno Facebook, da sempre nel mirino nell’opinione pubblica per aver contribuito a polarizzare il dibattito politico sui temi più divisi,  ha sperimentato la riduzione della quantità di contenuti politici in alcuni news feed di una piccola percentuale di utenti negli Stati Uniti. 

Oggi, Facebook è pronta a un passo ulteriore: “Abbiamo visto – si legge nella nota ufficiale – risultati positivi dai nostri test sul desiderio di vedere meno contenuti politici nel feed di notizie. Di conseguenza, abbiamo in programma di espandere queste sperimentazioni in Costa Rica, Svezia, Spagna e Irlanda”.

Facebook osserva inoltre che l’esperimento ha dimostrato come alcuni segnali di coinvolgimento possano “indicare meglio quali post le persone trovano più preziosi di altri”.

Quindi l’approccio dell’algoritmo aggiornato – la cui applicazione per adesso è limitata solo a quattro nazioni nella fase di test iniziale – ridurrà l’enfasi sui contenuti che provocano risposte e commenti emotivi negativi. 


“DIBATTITI TROPPO RABBIOSI”: LO STOP DI FACEBOOK

Una delle critiche più dure mosse a Facebook nel tempo riguarda proprio questo aspetto: l’algoritmo del gigante blu incentiva essenzialmente un genere di dibattito che alimenta divisioni, amplificando i post con maggiori probabilità di innescare discussioni e polemiche rabbiose.

Oggi sempre di più, soprattutto in un’epoca segnata dalle incertezze della pandemia, le persone vogliono sentirsi ascoltate e i social media forniscono un mezzo per connettersi con un vasto pubblico. Ma se non stai dicendo qualcosa che possa attirare l’attenzione, come un commento controverso, un’osservazione divertente o una citazione che sappia ispirare, le possibilità di ottenere engagement e condivisioni sono davvero ridotte. 

Ecco perché sui social media ognuno cerca di diventare un comico, o un life coach, o un esperto politico: perché è a oggi è questo l’approccio che genera risposta. Un feedback che però contribuisce poi a creare quelle divisioni che l’algoritmo amplifica, spingendo le persone a prendere posizione in maniera netta. 

Una volta che si inizia ad interagire su un determinato argomento, infatti, l’algoritmo mostrerà ancora nuovi contenuti sul tema e alla fine il feed finisce per diventare una bacheca di notizie polarizzate

L’aggiornamento in fase di sviluppo, quindi, potrebbe essere finalmente la risposta giusta a questo problema. 

 

Tempo di lettura: 5 minuti

Author: Redazione

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