TikTok, dagli Usa all’Europa, chi sta vietando l’app

TikTok è sicura per i nostri dati o è uno strumento al servizio della Cina? Molti governi occidentali, Stati Uniti in testa, stanno adottando misure restrittive nell’utilizzo dell’applicazione made in China, in particolare per i dipendenti di uffici pubblici. Il divieto di utilizzare l’app e l’invito a disinstallarla dai propri dispositivi sarebbero motivati dalla crescente preoccupazione relativa a come vengono trattati i dati degli utenti da parte di ByteDance, la casa madre del social. La società che gestisce l’app dei video brevi ha infatti recentemente ammesso di aver tracciato almeno due giornalisti statunitensi.

Ecco quali paesi stanno prendendo provvedimenti sull’utilizzo di TikTok e quali i possibili scenari futuri per l’app più amata dalla Gen Z.

Canada e Stati Uniti: stop per funzionari pubblici

L’ultimo paese ad aver vietato l’utilizzo dell’app è il Canada che ne ha proibito l’installazione su tutti i dispositivi governativi. Dipendenti e funzionari pubblici sono quindi stati invitati a procedere alla disinstallazione dell’applicazione entro il 28 febbraio 2023.

Negli Stati Uniti, invece, su 50 governi statali, 32 hanno già vietato l’uso di TikTok su tutti i dispositivi elettronici dei dipendenti e dei rappresentanti. Anche a livello centrale, i dipendenti delle agenzie federali a partire dalla fine di marzo dovranno eliminare l’app dai propri smartphone. 

Ue: no a TikTok per dipendenti Commissione e Consiglio

In Europa la situazione è ancora in divenire. Da Bruxelles arriva la decisione che ha stabilito la messa al bando di TikTok dai telefonini dei dipendenti della Commissione Ue e del Consiglio. Anche l’Europarlamento riflette su una misura simile. C’è un “forte focus sulla protezione della sicurezza informatica ed è su questo che abbiamo preso questa decisione”, ha spiegato il commissario Ue per il Mercato interno Thierry Breton.

In una nota ufficiale diramata dalla Commissione Ue si legge che “per aumentare la cybersicurezza, l’organo di gestione interno della Commissione ha deciso di sospendere l’uso dell’applicazione TikTok sui suoi dispositivi aziendali e sui dispositivi personali registrati nel servizio della Commissione per i dispositivi mobili”. “Questa misura – prosegue la nota – mira a proteggere la Commissione dalle minacce alla cybersicurezza e dalle azioni che possono essere sfruttate per attacchi informatici contro il contesto aziendale della Commissione. Verranno costantemente riesaminati anche gli sviluppi relativi alla sicurezza di altre piattaforme social. Il provvedimento è in linea con le rigorose politiche interne della Commissione in materia di cybersicurezza che disciplinano l’uso di dispositivi mobili per le comunicazioni legate al lavoro. Integra le raccomandazioni che la Commissione rivolge da tempo al suo staff affinché applichi le migliori pratiche nell’utilizzo delle piattaforme social e sia particolarmente sensibile ai rischi informatici durante il lavoro quotidiano”. 

Intanto anche i singoli governi nazionali cominciano a muoversi: quello danese ha già inviato una raccomandazione a tutti i membri del parlamento e ai diversi dipendenti nell’ottica di rimuovere l’app per ragioni di cybersicurezza. In Olanda l’uso di TikTok è stato sconsigliato al personale governativo, ma senza divieti formali.

E nel resto del mondo?

Anche a livello globale, il caso TikTok inizia a diventare spinoso. A Taiwan è stato stabilito il divieto per i funzionari e gli impiegati del governo. In India, Iran e Afghanistan, TikTok è stato vietato completamente. Altri divieti temporanei sono stati imposti in Pakistan, Bangladesh, Indonesia, Armenia e Azerbaijan, in questo caso però principalmente per ragioni legate alla diffusione di contenuti sgraditi ai governi. 

 

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Author: Redazione

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