Influencer virtuali, chi sono e perché impazzano su TikTok

TikTok e le sue tendenze sono notoriamente poco prevedibili e in continua evoluzione. Dalle challenge del lip sync ai video in stile cartone animato, fino alle sfide di danza. Nessuno può prevedere con certezza i prossimi trend di cui si riempiranno le cronache per quanto concerne il social made in China. Una tendenza che però sembra non conoscere battute d’arresto su TikTok sono gli influencer virtuali. Personaggi creati dallo sviluppo delle tecnologie digitali e nati da un mix di creatività, sperimentazione e innovazione, che oggi su TikTok fanno tendenza, interazione e milioni di visualizzazioni. 

Per esempio, se non avete mai sentito parlare di John Pork, significa che non eravate tra i milioni di utenti che su TikTok nelle scorse settimane hanno partecipato al lutto virtuale per l’ipotetica morte del bizzarro influencer, metà uomo, metà maiale. Materializzatosi per la prima volta su Instagram nel 2018, John Pork si definisce un “fashion model”, condividendo spesso video in cui balla o posa in abiti eleganti e di lusso. 

La Gen Z ha decretato un successo inarrestabile per questo eccentrico influencer misterioso: l’hashtag #JohnPork conta oltre 181 milioni di visualizzazioni su TikTok. Di recente, l’uomo – maiale generato dalla tecnologia digitale ha preso d’assalto il web quando l’hashtag #JohnPorkIsDead ha iniziato a fare tendenza. L’evoluzione della storia, che vede “spirare” virtualmente il personaggio, sembra essere stata creata dagli stessi utenti di TikTok, con il creatore dell’account che si presta al gioco, senza confermare né smentire gli sviluppi biografici. 

 

Influencer virtuali, cosa possono fare per il tuo brand

Ma cosa sono gli influencer virtuali e perché stanno diventando una realtà importante, soprattutto su Instagram e TikTok? Gli influencer virtuali sono entità fittizie generate dalla tecnologia con caratteristiche e personalità che richiamano a quelle umane. I social media sono lo scenario in cui le interazioni tra uomo e robot si stanno evolvendo a un ritmo molto rapido, con interessanti sviluppi per l’industria dell’influencer marketing. Su Instagram e TikTok sempre più marchi sono alle prese con questa nuova e futuristica forma di valorizzazione del brand

Gli influencer virtuali non sono persone reali ma nascono dall’interazione con la tecnologia. Non esistono nel mondo umano, sono piuttosto il prodotto di creatori intelligenti che rimangono senza volto e operano come responsabili della loro trasformazione in figure riconosciute a livello internazionale. Poiché queste figure non sono reali, sono aperte a qualsiasi tipo di interpretazione del creatore che le ha generate. In altre parole, il creatore può scegliere il modo in cui l’influencer virtuale agisce, si veste e si presenta. In questo senso, i brand possono personalizzarli a un livello superiore rispetto a quanto è possibile fare con gli influencer in carne e ossa. 

Gli influencer virtuali possono quindi rappresentare una scelta allettante per i brand perché, in primo luogo, danno alle aziende il controllo assoluto anche sul processo creativo, che di solito dipende dall’interazione tra il marchio e l’influencer. 

Gli influencer virtuali inoltre mettono il buon nome del marchio al riparo da scandali ed episodi imbarazzanti che, a volte, hanno coinvolto i creatori reali. 

La Gen Z ama gli influencer digitali

Infine, un altro elemento fondamentale nel successo dei virtual influencers è il fatto che rappresentano uno degli strumenti d’elezione per connettersi con la Gen Z. Consumatori e utenti immersi e cresciuti nella realtà della tecnologia digitale nel mondo tecnologico e molta più familiarità nell’uso degli avatar rispetto alle altre generazioni.

In questo campo, è l’Asia a mostrarsi particolarmente all’avanguardia, con il 60% dei netizen cinesi che seguono idoli virtuali. Tra i consumatori residenti in Cina, i tassi di coinvolgimento con gli influencer virtuali sono spesso tre volte superiori rispetto alle loro controparti reali.


Un successo così travolgente da spingere non solo i marchi a nuove forme di collaborazione: persino l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha avviato nel 2020 una partnership con l’influencer virtuale CGI Knox Frost, per promuovere corrette abitudini sanitarie durante la pandemia.

 

Tempo di lettura: 4 minuti 

 

Author: Redazione

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