Gli investimenti nei progetti di influencer marketing stanno crescendo a un ritmo vorticoso, con volumi ben più imponenti di quelli fatti registrare dalle pubblicità tradizionali sui social media. L’ultimo rapporto di Insider Intelligence mette in luce in maniera inequivocabile la centralità che la cosiddetta “creator economy” sta guadagnando sempre di più e la considerazione, di cui godono gli influencer delle principali piattaforme social, presso i top manager che direzionano gli investimenti in pubblicità.
La spesa per l’influencer marketing sta infatti crescendo più rapidamente degli investimenti nella normale pubblicità sui social. La ricerca di Insider Intelligence, che esamina le tendenze chiave che stanno guidando gli investimenti nell’influencer marketing e ciò che i marchi devono tenere in considerazione nei loro piani pubblicitari, evidenzia proprio il ruolo centrale di questi nuovi strumenti promozionali.
Innanzitutto, Insider evidenzia la crescita dell’influencer marketing e come i marchi siano in qualche modo “costretti” ad adattare le proprie strategie per allinearsi alla nuova tendenza degli influencer che prendono il posto che un tempo era occupato dalle grandi celebrità.
Perché l’influencer marketing è così cruciale per i brand?
Nel documento si legge che, nel 2023, la spesa per l’influencer marketing aumenta 3,5 volte più velocemente rispetto alla spesa per la pubblicità tradizionale sui social. Un dato che conferma la capacità degli influencer di resistere alle tendenze, nonostante le difficoltà economiche. Non è in realtà una sorpresa assistere all’incremento dei budget a favore degli influencer, soprattutto considerando la vertiginosa ascesa di piattaforme creative come TikTok e, in generale, del successo ottenuto dai video brevi anche su altri social media.
Va notato comunque che sempre più aziende puntano sui creatori con l’obiettivo di amplificare i messaggi legati a prodotti e servizi, il che sta profondamente cambiando il modo in cui i consumatori fruiscono dei contenuti, con un’incidenza anche sui volumi delle ads tradizionali.
Un altro aspetto interessante che emerge dal report è l’allineamento, sempre più marcato, tra i contenuti prodotti su piattaforme come TikTok, e i linguaggi televisivi e seriali. Sempre più creatori, infatti, si impegnano in produzioni a episodi, legate da un filo tematico e di stile televisivo. Un modo per aumentare la fidelizzazione ma anche un interessante ponte verso altri linguaggi. L’interesse dei consumatori è enorme: solo negli Stati Uniti, quasi due terzi degli adulti di età compresa tra 18 e 24 anni, e circa la metà di quelli di età compresa tra 25 e 34 anni, mostrano interesse potenziale a guardare una serie tv interpretata dal loro creator preferito.
L’entertainment è la nuova frontiera dei social media. In questo scenario, le app sono un elemento centrale, al pari della tv, e il luogo prescelto per trascorrere una buona quantità di tempo libero. I social media, soprattutto a causa della rivoluzione innescata dal successo di TikTok, sono sempre più il posto in cui le tendenze si generano e si consumano e sempre meno un luogo di discussione.
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